02 Jul
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L'intervista esclusiva al gioenalista di Sky Sport Manuele Baiocchini che si racconta ai nostri microfoni, tra passione per il calcio e tematiche attuali.

1)Com'è nata la passione per il giornalismo?

"È nata quando giocavo a calcio, ma ho capito che non potevo sfondare e diventare un calciatore professionista, allora ho pensato che potesse essere giunto il momento di raccontarlo il calcio e dall'età di 16 anni ho pensato a diventare giornalista, quindi ho fatto gli studi in funzione di quello, mi sono laureato in scienze della comunicazione e ho fatto tanta gavetta e ho capito che poteva essere la strada giusta".

2) Sei mai stato tifoso di qualche squadra? almeno da piccolo?

"Si, ho tifato, ma da quando ho iniziato a fare questo lavoro ho pensato solo a quello e mi sono tolto qualsiasi maglia potessi avere da bambino".

3) Come hai reagito alla chiamata di Sky?

"Alla chiamata di Sky ho reagito con grande felicità ma soprattutto con orgoglio, il fatto di aver lavorato bene negli anni di gavetta per essere chiamato almeno per un opportunità a Sky, perchè inizialmente era un contratto di sostituzione estiva. La gioia è stata enorme perchè avevo capito di essere arrivato in un'azienda top a livello giornalistico sportivo".


4) Con chi hai legato di più tra i tuoi colleghi?
"Tra i miei colleghi ho legato con tantissimi. Faccio qualche nome: chiaramente lavorando tutti i giorni con Peppe Di Stefano a contatto, con i ragazzi della squadra mercato, da Luca Marchetti a Gianluca Di Marzio, Mario Giunta. Poi le persone che vanno meno in video ma che sono importanti per il canale: Valerio Spina, Ernesto Muggione. Tanti amici da quando mi sono trasferito a Milano, ed è bello riuscire a legare il lavoro e far diventare dei colleghi anche amici per la vita".

5) Che sensazioni provi a stare al fianco dei giocatori quando li intervisti?

"Quando intervisto i giocatori non provo nessuna emozione particolare, bisogna sempre pensare che sono dei ragazzi, la carriera di un calciatore di media va dai 20 ai 33-34 anni, stiamo parlando di ragazzi come noi che hanno questa passione di giocare a calcio e sono riusciti ad'arrrivarci da professionisti".

6) Quando sei i onda su Sky Sport che sensazioni provi?
Che ruolo preferisci assumere all'interno della redazione?

"Quando sono in onda sento molta responsabilità e credo che per stare a sky te lo devi meritare ogni giorno e non puoi vivere di rendita, devi sempre lavorare al massimo in modo tale che le tue dirette siamo sempre il più interessanti possibili, ricche di spunti e curiosità. Il ruolo che mi piace di più svolgere: io sono un inviato quindi devo stare in esterna e andare a scovare le notizie fuori è certamente qualcosa che mi dà soddisfazione lavorativa, mi piace anche lavorare nel calciomercato, andare in studio, dare notizie. Io sono uno che fa un lavoro giornalistico di ricerca delle notizie e quello mi dà più soddisfazione, trovare una notizia e raccontala a chi sta a casa".

7) Cosa ti aspetti dal mercato del Milan e dal nuovo progetto Rangnick?

"Dal nuovo progetto Rangnick non so cosa aspettarmi, perchè è un progetto molto azzardato, può andare bene come può andare male, come tutte le novità. Auguro al Milan di aver trovato la persona giusta per il rilancio e spero che questo non tardi ancora ad'arrivare, perchè sono anni che si dice che il Milan deve tornare ad'alti livelli e sono anni che ogni stagione si deve fare una rivoluzione e si riparte da capo, speriamo che si riparta da capo per arrivare a un qualcosa di importante e non per ripartire ancora fra qualche tempo".

8)Cosa pensi della nostra nazionale? Potremmo vincere gli europei il prossimo anno?

"La nazionale non parte favorita per vincere l'Europeo, ma sicuramente un buon gruppo, come l'Italia del 2006 che non era arrivata favorita per vincere il mondiale, ma riuscì a vincerlo e l'Italia che va a giocarsi l'europeo, non è assolutamente la favorita per vincerlo perchè ci sono altre squadre più forti, ma in un europeo escono i valori di un gruppo e speriamo che il gruppo Italia sia superiore alle altre".

9) Chi vedi favorita per lo scudetto tra le prime tre in classifica?

"Per lo scudetto vedo tra le favorite le prime tre, ma per una questione di numeri, di classifica., perchè le prime tre sono racchiuse in 8 punti, c'è l'Atalanta sotto 4 punti l'Inter, ma 4 punti sotto l'Inter significa tanti più sotto la Juventus, quindi l'Atalanta la vedo fuori dal discorso scudetto, l'Inter e la Lazio molto complicato, e la favorita al momento proprio per i 4 punti di vantaggio è la Juventus, per un rosa molto ampia, per il fatto che si giochi ogni 4 giorni e Sarri può mandare in campo due formazioni distinte".

10) Scambio Arthur-Pjanic, a chi è favorevole tra Juve e Barcellona?

"Questo scambio al momento è favorevole al Barcellona, perchè Pjanic è più forte di Arthur, però in prospettiva è uno scambio che può ribaltare le gerarchie, Pjanic col passare degli anni può andare in calando, quindi nell'immediato ne beneficerà il Barcellona, perchè Arthur avrà bisogno di un periodo di adattamento pur essendo molto forte, e nel tempo potrà essere uno scambio favorevole alla Juventus".

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